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Centralità della Persona e Orientamento: 2 capisaldi del Colloquio Motivazionale

Centralità della Persona e Orientamento: 2 capisaldi del Colloquio Motivazionale

Il Colloquio Motivazionale ha fra i suoi assunti la centralità della persona, come anche nella teoria di Rogers che preferiva uno stile non direttivo. Per chi utilizza il Colloquio motivazionale d’altra parte è però importante orientare il cliente verso un obiettivo di cambiamento. Come conciliare queste due posizioni?

Orientare e centrare nel colloquio motivazionale

 

Il colloquio motivazionale è uno stile di conversazione centrato sulla persona e orientato nella direzione del cambiamento positivo. 

Chi nel corso della sua formazione ha studiato i testi di Carl Rogers si troverà in perfetta sintonia con la prima parte di questa sintetica definizione del colloquio motivazionale.

La centralità della persona è una delle basi della psicologia umanistica ma…. la “non direttività”, altra base delle teorie di Rogers, entra in contraddizione con l’orientamento verso il cambiamento tipico del metodo motivazionale.

Come si fa a conciliare la centralità della persona con l’orientamento verso un obiettivo?

Il metodo motivazionale affonda solidamente le proprie radici nelle teorie di Rogers soprattutto quando definisce i paradigmi relativi all’atteggiamento relazionale del professionista.

Soprattutto la definizione dell’atteggiamento di accettazione, composta dall’attribuire assoluto valore alla persona, fornirle sostegno, onorare la sua autonomia nelle scelte e esprimere un’accurata empatia, è perfettamente in linea con le teorie rogersiane.

D’altra parte il colloquio motivazionale sembra discostarsi da Rogers quando afferma che l’operatore, ascoltando e comprendendo con attenzione il pensiero della persona riguardo il cambiamento, aiuta la persona a esplorare e a specificare di più le frasi ed i concetti che ha espresso a favore del cambiamento piuttosto che quelli a sfavore del cambiamento.

Queste si dividono in:

1. Affermazioni Orientate al Cambiamento

2. Affermazioni Orientate al Mantenimento dello Statu Quo –

in inglese: Change Talks vs Sustain Talks).

In questo modo il professionista, utilizzando solo ed esclusivamente i concetti espressi dalla persona, la orienta nella direzione del cambiamento.

Per far questo bisogna affinare le proprie capacità di ascolto e bisogna sapere come gestire strategicamente ciò che si è ascoltato utilizzando le abilità di base e le tecniche messe a disposizione dal metodo motivazionale.

È semplice, ma non è facile.

Ci vuole quindi conoscenza e soprattutto pratica, pratica, pratica.

Valerio Quercia
valerioquercia@libero.it

È Assistente Sociale Specialista, formatore e membro della rete mondiale dei formatori al colloquio motivazionale (MINT - Motivational interviewing Network of Trainer). Della sua attività di formatore dice: "Il colloquio motivazionale mi ha permesso di tradurre nella pratica tutte le idee che mi avevano condotto alla decisione di diventare assistente sociale. E’ stato come un colpo di fulmine. La parte più bella del mio lavoro di formatore è quando vedo quello stesso fulmine colpire i miei corsisti."